Chirurgia: ‘inoperabile’ perché malata di sclerosi, ernia risolta a Milano
A cura di Professor Gianpaolo Carrafiello
Milano, 22 feb. (AdnKronos Salute) – Maria, 37enne piemontese, da 10 anni una diagnosi di sclerosi multipla, soffriva da 6 mesi di “un tremendo dolore alla schiena” causato da un’ernia discale. “Tutti gli ospedali che lei e la sua famiglia avevano contattato si erano rifiutati di operarla”, perché ritenevano l’intervento tradizionale troppo rischioso considerata la malattia neurologica con cui la giovane convive. Ma i medici del San Paolo di Milano hanno accettato la sfida: l’hanno sottoposta a un intervento di radiologia interventistica mininvasiva “eseguito per la prima volta in Italia”, liberandola dalla sofferenza lombare.
Una storia a lieto fine annunciata oggi dall’Asst Santi Paolo e Carlo del capoluogo lombardo. Maria (nome di fantasia), riferiscono dall’azienda socio sanitaria territoriale, si era rivolta a diverse strutture per cercare di risolvere il suo “dolore invalidante”.
Un’odissea che l’ha portata al San Paolo per un “ennesimo consulto” e il primo sì all’operazione: Gianpaolo Carrafiello, direttore della Struttura complessa di Radiologia diagnostica interventistica, professore ordinario all’università degli Studi di Milano, con la sua équipe composta da Anna Maria Ierardi e Salvatore Alessio Angileri ha proposto alla paziente “la soluzione: intervenire con una procedura mininvasiva di discectomia percutanea mediante coblazione, un delicato intervento di un’ora circa, in regime di Day Surgery. Un’innovazione assoluta per interventi di questa complessità chirurgica”, assicurano dall’Asst. Maria è stata operata in anestesia locale, “è stata dimessa in giornata e ha potuto dire addio a un problema abbastanza comune che però le rendeva la vita ancora più difficile”. La donna “presentava forti dolori dorsali non responsivi alla terapia medica per più di 6 mesi – spiega Carrafiello – Con un approccio combinato Tc e fluoroscopia in anestesia locale, abbiamo trattato un’ernia discale D8 D9. Con questa procedura la paziente ha risposto positivamente all’intervento con ottimo successo tecnico, confermato alla Tc di controllo”. La metodica utilizzata è “una tecnica che noi usiamo di routine per il trattamento delle ernie cervicali e lombari, con almeno 250 interventi all’anno – precisa lo specialista – e ora anche per alcuni trattamenti di ernie dorsali, più delicati, con approccio percutaneo mininvasivo”. “Abbiamo appena concluso la programmazione acquisti 2019 e l’obiettivo è modernizzare e implementare l’efficienza delle nostre prestazioni sanitarie – dichiara Matteo Stocco, da gennaio direttore generale dell’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano – Potenzieremo ancora di più l’Interventistica dell’intera azienda con l’acquisto di nuovi angiografi, fissi e portatili, e la riqualificazione dell’intera Struttura di Radiologia”. La radiologia interventistica è una branca della radiologia, ricordano gli esperti. Comprende tutte le procedure invasive o mininvasive, diagnostiche e terapeutiche, effettuate mediante la guida e il controllo delle metodiche radiologiche. Tutte le metodiche radiologiche (fluoroscopia, Tc, Rm, ecografia, Cbct) possono essere usate come guida e/o controllo durante le procedure interventistiche. In molti casi si tratta di procedure che vengono eseguite in regime di Day Hospital, o con ricoveri in genere brevi o comunque ridotti rispetto alle terapie chirurgiche convenzionali. Mediante le procedure di radiologia interventistica è possibile trattare malattie oncologiche e non oncologiche.