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Coblazione

Significa “cool ablation” o ablazione fredda

Coblazione

Il termine “coblazione” deriva dall’espressione inglese “cool ablation”, cioè “ablazione fredda”.
A differenza del laser e della radiofrequenza, la coblazione discale non genera calore. Infatti, viene realizzata attraverso un “campo al plasma”, cioè costituito da particelle ionizzate che hanno il potere di dissociare le molecole. In questo modo avviene la disintegrazione dei tessuti senza causare alcun danno alle strutture anatomiche circostanti.

La Coblazione, la tecnica più efficace nel trattamento percutaneo dell’ernia del disco

Trattamenti

Il trattamento dell’ernia può essere conservativo (riposo, fisioterapia, farmaci, altro), chirurgico e non chirurgico mini invasivo.

Alla prima presentazione si preferisce un atteggiamento conservativo.

I soggetti nei quali non sia possibile gestire il dolore con i farmaci o con gli altri mezzi conservativi a disposizione, o nei quali siano presenti deficit di tipo neurologico, possono essere proposti per l’intervento chirurgico.

La chirurgia non sempre è indicata, anche in relazione alle comorbidità del Paziente, e può non essere risolutiva, oltre che essere accompagnata da una piccola percentuale di complicanze e di recidive.

Tutto ciò ha portato allo sviluppo di tecniche alternative mini-invasive.

Tra queste rientrano le procedure radiologiche interventistiche imaging-guidate, che prevedono la cura dell’ernia mediante l’uso di una vasta gamma di agenti chimici, termici o meccanici, con lo scopo di ridurre la pressione intra-discale e permettere al materiale erniato di ritornare in sede o di “sporgere” meno nel canale vertebrale.




Le procedure maggiormente utilizzate sono:


Decompressione discale percutanea (PDD) mediante coblazione:

L’applicazione di una corrente bipolare a radiofrequenza all’estremità di un ago-sonda che viene posizionato nel nucleo del disco intervertebrale, permette la rapida rimozione di tessuto discale, che viene vaporizzato per effetto della ipertermia indotta dalla radiofrequenza (ablazione).


Decompressione discale percutanea (PDD) di tipo meccanico:

L’estrazione del materiale del nucleo polposo è realizzata mediante un dispositivo meccanico con punte a spirale, che ruota ad elevata velocità.


Discogel:

È una sostanza polimerica in forma liquida che viene iniettata direttamente all’interno del disco erniato, ove va a riempire tutte le lacerazioni e fessure create dall’erniazione, e si solidifica in breve tempo riducendo il proprio volume. Questo determina un effetto di trazione meccanica dall’interno del disco stesso che richiama il materiale erniato, riducendo cosi l’ernia.


FollowUp

Generalmente le procedure sono eseguite in regime di day Hospital

Le prescrizioni post‐procedura includono: riposo per i primi 15 giorni dopo il trattamento ed astensione dal mantenimento prolungato della posizione seduta, dal sollevamento di pesi e dall’eccessiva attività fisica.

Successivamente il Paziente può ritornare alle normali abitudini di vita quotidiana.

Farmaci antinfiammatori e miorilassanti possono essere prescritti al bisogno, come co-adiuvanti nel regolare decorso di convalescenza. La possibilità di associare fisioterapia va generalmente valutata e discussa caso per caso.




Controindicazioni


Coagulopatie non corregibili

Stato di gravidanza presunto o accertato

Spondilodiscite o infezioni sistemiche in atto




Complicanze




Le complicanze registrate sono bassissime.

Nella Nostro Centro si eseguono circa 200 procedure all’anno; il tasso di successo tecnico si attesta intorno all’99% e quello clinico intorno al 90%. La percentuale di complicanze post-procedurali è intorno all’0.5% ed in nessun caso si è richiesta una ospedalizzazione successiva e/o cure specifiche

Conclusioni




L’ernia del disco risulta ai giorni nostri una patologia frequente ed invalidante.

I trattamenti proposti dalla Radiologia Interventistica rappresentano una valida, efficace e sicura alternativa, determinando un importante miglioramento della sintomatologia, fino ad un ritorno alle regolari attività quotidiane in tempo breve, non precludendo tuttavia ulteriori possibili trattamenti in caso di inefficacia o recidiva.



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