Nucleoplastica

La procedura viene effettuata dal radiologo interventista sotto guida radiologica.

In sala angiografica o in sala operatoria, dopo aver eseguito l’anestesia locale, con una lieve sedazione per mettere a proprio agio il paziente, si introduce un elettrodo (ago) all’interno del disco intervertebrale “danneggiato“ procedendo fino alla sua parte centrale, il “nucleo“. L’applicazione di una corrente bipolare a radiofrequenza all’estremità della sonda, permette la vaporizzazione della porzione più centrale del nucleo polposo.
In questo modo all’interno del disco intersomatico si crea uno spazio vuoto sufficiente ad allentare la pressione interna del disco e a far rientrare l’azione meccanica della parte periferica del disco (anulus) sulle radici nervose. Ciò permette una riduzione della sintomatologia dolorosa sino alla sua completa risoluzione.

La collaborazione del paziente sveglio e la visione continua con l’apparecchio radiologico, rendono la procedura sicura.

La dimissione avviene nel pomeriggio dell’intervento o al massimo nella mattinata successiva.

Per quanto minimamente invasivo, l’intervento prevede un trattamento sul disco intervertebrale e quindi delle attenzioni particolari per le prime settimane. Per pochi giorni si dovrebbe evitare di mantenere la posizione seduta o eretta a lungo.

Dopo due settimane si può tornare al lavoro (se non particolarmente faticoso per la schiena). Tutto questo permette la corretta guarigione del disco.

Bastano alcuni giorni di antidolorifici per superare la fase postoperatoria.