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Ulcera penetrante

L’ulcera penetrante aortica è una lesione della parete aortica localizzata in corrispondenza di una placca aterosclerotica.
Che cos’è

Ulcera penetrante

L’ulcera penetrante dell’aorta (PAU) è lesione rara, localizzata prevalentemente nell’aorta toracica, il più spesso asintomatica e benigna, tendendo nella maggioranza dei casi alla stabilizzazione, od anche alla regressione.

In alcuni casi però la PAU ha tendenza evolutiva, verso l’ematoma periaortico, lo pseudoaneurisma e la rottura dell’aorta, o la dissecazione, con imminente pericolo di vita (Sindrome Aortica Acuta).


Sindromi aortiche acute

Le sindromi aortiche acute comprendono un eterogeneo gruppo di pazienti con un profilo clinico simile.
Includono:

Dissezione aortica

Ulcera penetrante aortica

Ematoma intramurale aortico



Nella dissezione aortica una lacerazione della parete interna dell’aorta determina il passaggio di sangue nella parete dell’aorta con formazione di due lumi (vero e falso) comunicanti attraverso un foro d’ingresso e separati da un flap intimale. Se la dissezione coinvolge l’aorta ascendente e l’arco aortico si parla di Dissezione di tipo A, mentre se è coinvolta solo l’aorta toracica discendente o toraco-addominale si parla di Dissezione di tipo B. E’ una patologia molto grave con mortalità altissima: la dissezione tipo A può raggiungere una mortalità dell’1-2% per ogni ora dall’esordio dei sintomi. La dissezione tipo B, se complicata, ha una mortalità che può raggiungere il 20% a 48 ore dall’esordio.
L’ulcera penetrante aortica è una lesione della parete aortica localizzata in corrispondenza di una placca aterosclerotica.
L’ulcera può evolvere in dissezione o rottura aortica.
L’ematoma intramurale aortico è caratterizzato dalla presenza di sangue nella parete aortica in assenza di un flap intimale. Ne risulta un’importante fragilità dell’aorta che può anche in questo caso rompersi o dissecarsi.

Sintomi

La presenza di sintomatologia, che accompagna un’ulcerazione aortica, ne può segnalare la tendenza evolutiva. Quindi il dolore, più frequente al dorso, episodi ipotensivi, la possibile micro-embolizzazione distale, se accompagnati da reperto TC d’aumento di volume, estensione nella parete aortica ed oltre ad essa, comparsa di raccolte peri-aortiche o sottopleuriche, sono segni che preludono alla possibile rottura dell’aorta, richiedono dunque urgentemente il trattamento chirurgico.

All’intervento tradizionale, di sostituzione con protesi del tratto d’aorta patologico, è preferibile il trattamento endovascolare, con esclusione mediante endoprotesi supportata da stent. La terapia endovascolare riconosce infatti minor frequenza di complicanze, anche se richiede un più attento follow-up per escludere mobilizzazioni secondarie dell’endograft.



Diagnosi

Il progressivo diffondersi nella pratica medica odierna delle metodiche diagnostiche quali la Tomografia Computerizzata (TC) multistrato, la Risonanza Magnetica (RM) ed anche l’Ecografia Trans-Esofagea (TEE), unito alla miglior definizione d’immagine delle apparecchiature dell’ultima generazione, hanno reso più frequente l’osservazione, spesso anche casuale, di lesioni ulcerative a carico della parete dell’aorta.


Trattamento Endovascolare degli Aneurismi

Trattamenti

Le possibilità offerte negli anni più recenti dal trattamento endovascolare, con esclusione della sacca ulcerata mediante endoprotesi supportata da stent, hanno ridotto notevolmente morbilità e mortalità post-operatoria, così come anche i casi di paraplegia, a livello trascurabile.

Possiamo dunque asserire, data l’estensione limitata del tratto d’aorta interessato dalla PAU (Ulcere penetranti dell’Aorta), e quindi il facile reperimento di segmenti di aorta prossimali e distali più sani, per la fissazione dell’endoprotesi, che l’esclusione endovascolare rappresenti il trattamento di scelta nella PAU, quando questa dimostri una tendenza evolutiva.

Naturalmente l’utilizzo di endoprotesi comporterà la necessità di successivi ripetuti controlli Ecodoppler ed angioTC, che confermino la stabile esclusione della sacca ulcerata dal flusso ematico e la stabilità dell’endoprotesi stessa, senza dislocazioni o migrazioni.


Conclusioni

L’ulcera penetrante dell’aorta, localizzata più frequentemente nel tratto toracico, è una patologia che, per le complicanze ad essa legate, non deve essere sottovalutata. Esistono infatti, a nostro avviso, due gruppi di PAU, l’una benigna, a scarsa tendenza evolutiva, quasi sempre asintomatica, che non mostra ai controlli aumento di volume, ma che può anzi nel tempo andare incontro a completa restitutio.

L’altro tipo di PAU ha invece tendenza evolutiva, è spesso accompagnata da sintomatologia dolorosa, e può portare rapidamente al quadro della sindrome aortica acuta, con rottura dell’aorta e mortalità praticamente assoluta. Riteniamo dunque che l’ulcerazione aortica costituisca una lesione che richiede la massima attenzione, e se a controlli ripetuti con TC o RM mostra tendenza evolutiva, deve essere rapidamente trattata, se possibile preferibilmente con esclusione mediante endoprotesi.




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